sabato 27 settembre 2014

ADIEU (... PER UN PO')

Allora, mi sa che ho proprio deciso stavolta. Ci penso e ci ripenso da giorni ormai, e se c'è una cosa che ho imparato dalla vita è che dopo un po' bisogna che io smetta di pensare e che faccia qualcosa di concreto.
Ho deciso di lasciare questo blog.
Non di chiuderlo o cancellarlo o privatizzarlo, ma solo di lasciarlo così come sta, e forse di cambiare piattaforma. Ci sono delle cose qui dentro che mi fanno sentire a disagio, ricordi con cui chiaramente ancora non ho fatto la pace e da cui devo prendere le distanze ma che non voglio eliminare, perché sarebbe come rifiutare una parte di me. Adesso ho bisogno di cambiare aria e andarmene per un po' da un posto virtuale in cui non mi sento più a casa, nonostante i nuovi colori e gli altri cambiamenti.
Qui ci sono i quattro anni più decisivi della mia vita, e credo che un giorno mi piacerà ritrovarli, ma per farlo dovrò prima lasciarli.

martedì 23 settembre 2014

TROLOLOLOLO?

Giuro che stasera volevo andare a dormire presto, ma poi su Iris hanno fatto DUE FILM DUE di Hitchcock e non potevo non guardarli entrambi (dalla fine dell'ultimo film all'ora tarda che s'è fatta il passo è stato fin troppo breve, come sempre).
Non aggiungo altro, tranne che so benissimo che "Per chi suona la campana" è il titolo di un romanzo di Hemingway, ma quando ho visto questa schermata di Goodreads mi sono sentita trollata ugualmente. 
Hahahahahahaha... NO. 

domenica 21 settembre 2014

MECCANISMI STRONZI

Mamma mia oggi che giornata, non mi sentivo così felice sulla via del ritorno a casa dalle gitarelle a Ferrara del 2009, quando guidando mi sparavo musica a volume mortale e cantavo per mandare giù il magone che mi veniva pensando a come una giornata fantastica fosse volata via in un soffio. Non lo scrivo per mettere una nota negativa in qualcosa di positivo, è una malinconia dolce, che mi piace perché significa che quello che ho passato mi ha davvero toccata nel profondo.

Comunque, giusto per ridere un po', stanotte ho dormito tre ore e mezza, ovvero finché il topo non è tornato a casa, si è messo a letto e ha iniziato un concerto di russamenti da raffreddore allergico che neanche Louis Armstrong e la sua cazzo di tromba. Alle quattro e mezza, nonostante sapessi benissimo che non avrei più chiuso occhio, mi sono presa il cuscino sottobraccio e sono andata a stendermi sul divano, è che c'è questo meccanismo stronzo che scatta nella mia testa per cui, manca ancora un'ora e mezza al risveglio, e il cervello dice «Be', ormai che dormo a fare?» ... ma che cazzo di ragionamento è, me lo dite???!!! Parliamo di un'ora e mezza, mica dieci minuti!!!!
Insomma, non ho dormito una leppa e sono arrivata in stazione con due panini al tofu e mopur + orzo e biscotti sulla bocca dello stomaco che erano un piacere unico (potevo farmi anche due spaghetti e un arrosto di seitan con le patate per colazione, già che c'ero...), ma almeno mi è andata di culo con la prenotazione del posto in treno giacché ho preso il sedile puntato nella direzione giusta, perché farmi Vicenza-Milano col paesaggio che correva al contrario non sarebbe stato proprio il top anche se alla fine ho dormito per quasi tutto il tempo (mentre Giacomo Senior deliziava le mie orecchie, ma che vo dico a fa'???!). Poi oggi, primo giorno di autunno, a Milano c'erano un sole della madonna e duecento gradi (a fine giornata avevo l'ascella annoverabile tra le più fetenti armi chimiche di distruzione di massa), una cosa che ad agosto un tempo così non l'abbiamo visto neanche col binocolo. Babbè, il tempo è stronzo e fa quello che gli pare, non è una novità.

sabato 20 settembre 2014

PRIORITÀ

Essere prese bene ha la priorità
Ho deciso che farò dello scaricare un fottilione di live/cose varie quando dovrei andare a letto presto come scusa per andare a letto tardi una disciplina olimpionica (anche dello scrivere frasi contorte e illeggibili, volendo *GUARDA MAMMA, SENZA VIRGOLE!* mi porterei via tante di quelle medaglie che dovreste per forza levarvi di culo tutti).
Tra sette ore al massimo dovrei essere in piedi, in uno stato decente per poter guidare fino alla stazione e salire sul treno per Milano ma non lo so, me la vedo dura assai.

OFF TOPIC: non so che caspita di discorso è questo per cui in amicizia tocca sempre a me tirar fuori le rogne e le magagne e passare per la rompicoglioni di turno, oppure per la rinunciataria o per quella che ha torto giacché è la prima che si scusa, sta di fatto che continua a succedermi. Vediamo se prima o poi riesco a darci un taglio, perché di questi «Stavo proprio per dirtelo io!» o «Meno male che ne hai parlato tu perché io non sapevo come cominciare» sono un po' stufa.

INTERESSANTISSIMO

Ore 00.27 e mal di testa sordo di quelli che vanno via solo andando a dormire a un'ora decente. Lo sapevo che prima o poi sarebbe arrivato ma va bene così, mi costringerà a non stare alzata anche stanotte fino alle quattro.
La cena con Martina stasera mi ha lasciato più dubbi che certezze, non so se ci pigliamo abbastanza da stare insieme due giorni per una mini-vacanza a Firenze (casomai non ci pigliassimo sul serio, durante il viaggio volendo potrei ficcarle due auricolari nelle orecchie e ammazzarle l'udito a furia di Metallica...), ma intanto martedì sera mi porta a una serata di prova di jazz-dance a un tiro di schioppo da casa e sono tipo la donna più felice del mondo.
E tanto per stare in tema di cose inutili domani ho intenzione di non fare niente per tutto il giorno, domenica la Laura ha detto che mi porta in giro per Milano all day long e quindi è meglio che ci arrivi preparata.

Lo so, questo post è interessantissimo, vabbè. 

giovedì 18 settembre 2014

IL DELIRIO SENZA SCAMPO

Alle nove e mezza di stasera ero in crisi di rigetto per la vita, avevo appena battuto la classica craniata alla Fantozzi contro lo spigolo di una finestra mentre raccoglievo le ciotole dei gatti dal pavimento e mi sentivo lo stomaco a pezzi, e continuavo a ripetermi «Basta, basta, non ce la faccio più a stare sveglia, ADESSO VADO A LETTO!»... ma vedete un po', è mezzanotte passata e sono ancora sveglia, con una busta di broccoli surgelati che mi si scongela sopra il bernoccolo post capocciata e un paio di video in scarico che proprio non potevo scaricare domani (altrimenti non mi sarei potuta beare subito alla vista di Giacomo Senior che, mollata la dieta iperproteica, nel giro di un anno ha riacquistato due menti, quarantaquattro panze e un accenno di tette in fila per sei col resto di due. È meraviglioso. Lo amo. Ciccione ♥ è un emotivo, si inciccia per proteggersi dal mondo brutto e cattivo. Non preoccuparti caro, io ti capisco! E ora vieni qui e dividiamoci un barattolo di Nutella da un chilo, e finita l'orgia zuccherina berrò succo di frutta dal tuo ombelico - se riuscirò a trovarlo...).

No, ok, l'ultimo video e poi vado a letto sul serio, ho bisogno di dormire più di quattro ore non solo per il piacere di vivere la mia giornata senza sembrare un morto vivente, ma anche per evitare un collasso e futuri post come questi.
Superata la boa di mezzanotte è IL DELIRIO SENZA SCAMPO, a li mortacci mia e della capocciata.

sabato 13 settembre 2014

HMM, VABBÈ.

Questa è talmente bella che la voglio scrivere nel blog per ricordarla forever.
Stasera vado alla presentazione di un corso di scrittura creativa con la Chiaretta.
Tralasciando l'eccezionalità del fatto che sia stato organizzato un corso di scrittura creativa dalle mie parti (ma tipo a cinque minuti da casa mia), sulle prime la faccenda si presenta ben organizzata da due persone che sembrano serie, non dei cialtroni, anche se a fine presentazione non ho capito bene uno dei due relatori che cosa fa nella vita (uno è uno scrittore e okay, ma l'altro sembrava un tuttologo di quelli che se approfondisci la conoscenza scopri che in sostanza non fanno un cazzo).
Insomma, alla fine della fiera...

«Il corso costa 150 euro, ma chi non li avesse può lasciare un acconto... quel che può, quel che ha nel portafogli»
Io mi faccio avanti abbastanza convinta, con cedolino per l'iscrizione già compilato, e chiedo allo scrittore:
«Venticinque euro vanno bene?» (era tutto quello che avevo con me), e lui:
«Ehm, no, ce ne vogliono almeno cinquanta... sai, gli altri hanno pagato questa cifra e mi sembra brutto fare delle differenze...»

Io boh.
È meglio se mi ritiro nei miei appartamenti e torno a leccare i poster dei Metallica. Loro sì che mi capiscono.

lunedì 8 settembre 2014

VAMPIRLA

Non so ancora, esattamente che giorno è oggi (dannate feste infrasettimanali), ma mi spiego come ho fatto a rientrare così facilmente nel tunnel delle notti insonni (con relativo rincoglionimento del giorno dopo): sono geneticamente programmata per vivere di notte e dormire di giorno, ecco tutto.
Sono una vampira.
Anzi, una VAMPIRLA.
Cazzate a parte, stamattina appena ho aperto gli occhi mi è partita la macchinetta nel cervello, io non avevo ancora realizzato di essere viva che quella mi stava già illustrando i programmi per le prossime tre settimane come una solerte segretaria (con la voce e l'attitudine di mia mamma, perché era lei quella che non avevo ancora aperto gli occhi e mi stava già dicendo che ero in ritardo anche se avevo puntato la sveglia con otto ore di anticipo). Ma se ne andassero in culo lei e la sua simpatia, una buona volta...
Non realizzo nemmeno che domani ricomincio la stagione in palestra con un'ora di zumba, e un po' di apprensione perché mi chiedo se Giulio avrà studiato due coreografie nuove o se dovrò mandarlo a cagare a metà lezione (un'altra volta che ballo su questa canzone e vomito. È dall'ultimo di Carnevale che l'ha messa in programma), e ancora meno mi rendo conto che finalmente con la Greta stiamo valutando in modo serio il Progetto Beta e boh, evviva!
Insomma, in poche parole Cari Posteri, penso di essere pronta per il letargo.

sabato 6 settembre 2014

QUESTO POST È 'NAMMMERDA

Che cosa cristodiundio ho fatto oggi di concreto francamente non lo so, non me lo chiedete (ho installato/disinstallato roba nel pc, letto articoli su virus e antivirus perché la paranoia di ieri non mi era passata del tutto), e adesso sono troppo stanca per riuscire a scrivere decentemente (non diciamo che la notte scorsa abbiamo dormito solo dalle tre alle sette e mezza, via...).
E poi io vorrei concentrarmi, ma i Metallica mi tormentano l'anima e mi inceneriscono le mutande con dei live CHE NON SO, ma li perdono perché a parte gli svarioni mi ricordano che il mondo può anche essere un bel posto, a volte (James che durante l'intervista sembra quasi un po' imbarazzato e si struscia le manone tra le gambe mi fa tirare giù ogni volta un rosario, ma barriamo questa parentesi da bimb@minKia di merda!!11! e fingiamo che non esista) (... lo amo, basta).
[NB: la mia adorazione per Stephen Colbert è a questo punto più che consolidata, già mi ero sbracata per l'intervista a Jack White - in verità ero un po' indecisa se farmela addosso dal ridere o chiudermi le dita in un cassetto per la fregnitudine di Jack - ma qui è stato ancora più divertente].

Il topo è ancora in giro, lui e il suo cazzo di poker del venerdì, ma a me finalmente sembra che stia calando la palpebra sicché credo che gli dirò di attaccarsi affettuosamente al pompiere e me ne andrò sottocoperta.

PS: non so come procede il tempo da voi, ma qua è ufficialmente autunno. Cioè, è più autunno del solito.

PS (di nuovo): questo post è 'nammmerda.

venerdì 5 settembre 2014

PARANOIE vs BELLE CIUFFOLE

La paranoia causata da un cambiamento di font di Chrome di cui peraltro potrei essere stata responsabile io (magari ho inavvertitamente premuto qualche cazzo di combinazione di tasti che ha modificato le dimensioni del carattere o della pagina o che ne so), mi ha fatto trascorrere la serata a passare al setaccio l'intero pc e Lillo il Fantacazzillo con ogni genere di anti-virus, anti-malware, anti-nonsocosa anziché scrivere.
La partita "Paranoie vs Belle Ciuffole" finisce così 1 a 0.
Poi una non deve bestemmiare...
Adesso, a furia di toccare, ritoccare, stocchicciare ho un nuovo font di merda a cui dovrò abituarmi perché non ricordo più quello originale, non so se c'è stato davvero un problema, e qualora ci sia stato un problema di che natura fosse e se l'ho risolto, e poi sono le due meno un quarto di notte e sono ancora sveglia.
Be', a dire il vero quest'ultimo punto non ha niente a che fare con le paranoie e le stronzate che posso aver fatto al pc, ha a che fare piuttosto col mio andare a letto a orari decenti per poi stare sveglia un'ora ad ascoltare mio marito che parla nel sonno, a sentirlo rigirarsi cento volte e tirare le lenzuola tutte dalla sua parte, a sentire il gatto che sale sul letto, mi impasta il culo dieci minuti e poi si stende da un'altra parte, poi decide che gli scappa allora salta giù dal letto per andare a farla ma intanto incontra la gatta, la spaventa, lei soffia e sgomma via sulle ciabatte e io niente, sono lì a gustarmi cotanta meraviglia con gli occhi spalancati che neanche un gufo. Non so che dire, tranne che stanotte proverò a dormire per sfinimento: resto qui ancora un po', diciamo un'altra oretta, voglio vedere se poi quando mi stendo a letto non mi viene sonno. Casomai non riuscissi a dormire neanche così giuro che tornerò a scrivere un qualche post cretino aspettando l'alba.

martedì 2 settembre 2014

POTREBBERO PIOVERE IPPOPOTAMI

Il pomeriggio con Madreh è andato bene, così tanto che dopo la visita di controllo che è durata pochissimo siamo persino uscite a mangiare un gelato (in serata potrebbero piovere ippopotami).
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Mamma, ma perché mi fai uscire
tutti questi FEELS dal di dentro,
perché??!!
In questi momenti non riesco a non amare mia madre, per il suo essere casinista sempre e le sue perenni battute, e perché mangiando il gelato è riuscita a sporcarsi tutte e due le mani e ho dovuto darle anche il mio tovagliolino e l'Amuchina per ripulirsi. In questi momenti vorrei solo tenerla stretta, avere cura di lei e dirle che andrà tutto bene e cose del genere ed è per questo che non è mai facile gestire le cose nel nostro rapporto, perché questi momenti così semplici ma così preziosi sono sempre troppo pochi, ma non posso obbligarla a uscire più spesso se non le va di farlo. A me non resta che fare uno sforzino e ricordare che sappiamo anche stare bene insieme quando qualche volta mi fa incazzare o mi fa stare male, per ammorbidirmi un po', per cercare di diventare più comprensiva ed esser meno rigida e pretenziosa.
Certe volte penso che non sono davvero capace di amare gli altri, semplicemente li giudico buoni o cattivi e mi comporto di conseguenza a seconda di come loro per primi si comportano con me, e vorrei che rispondessero perfettamente alle mie esigenze e aspettative, ma se è vero che succede perché è così che sono stata cresciuta, io che ero una "brava bambina" solo quando compiacevo la famiglia, è vero anche che non è una giustificazione dietro cui nascondermi per non cambiare atteggiamento. Il classico «Sono fatta così» ormai non ha più presa, e non perché non voglio accettarmi come sono, difetti inclusi, ma solo perché so che non devo per forza restare ingessata nello stesso ruolo per tutto il resto della mia vita.
Ma insomma, oggi è andata bene così, perché continuare a ragionarci sopra?

PS: tripudio di osmanti odorosi in fiore = paradiso.

lunedì 1 settembre 2014

SONO IN ME... PIÙ O MENO (PIÙ MENO CHE PIÙ)

Non so se sono sicura
di voler scoprire me stessa... cioè,
ho tipo un po' paura...
Stamattina mi dicevo che bello è lunedì, è il primo settembre e parto con il botto perché a me settembre piace un casino, e perché ho iniziato un libro fighissimo eccetera eccetera, poi mi sono ricordata che c'è di nuovo da pulire e spolverare e che mi aspettano due o tre cesti di biancheria da lavare e forse il botto è andato un po' a farsi benedire comunque hey, ci sono, sono in me... più o meno (sono in me quando smetto di pensare ai Metallica per dieci secondi).
Il caffé l'ho bevuto, la signora Fletcher l'ho guardata, ho lavato i denti e indossato la mise da lavoro, non mi restano che i venti minuti di meditazione quotidiana e poi fingerò di star facendo tutto tranne che pulire casa, fosse anche solo per il fatto che nella mia vita mi sembra di non fare altro che pulire.

PS: sempre stamattina ho potuto constatare con immensa gioia che, se mi mancano i motivi interiori per alzarmi al volo, ci pensa Franz vomitando sul letto. 
Che amore lui (è Vomitolo, l'ottavo dei sette nani. Adesso quasi quasi lo mando in miniera...).