lunedì 16 aprile 2018

Camp NaNoWriMo DAY 16 ~ ATTESE, MIRACOLI E CAZZATE DEL LUNEDÌ

La vita che si sospende nell'attesa del corriere. 
Dovendo stare attenta al campanello non posso ascoltare musica, non posso passare l'aspirapolvere, non posso andare in bagno (argh!!!!)... ma il compenso per queste privazioni sarà più che soddisfacente - quattro libri (e un bussolotto formato famiglia di probiotici perché, come si dice, "Mens sana in panza sana" - semicit.).
Devo dire grazie a mia nonna - grazie, nonna - a cui non importa un cacchio della mia veneranda età e che per il compleanno mi allunga sempre la mancia con la mossa del pusher esperto, e si incazza pure se tento di dirle che le voglio bene anche se mi offre soltanto un caffè. Mi guarda con l'espressione indignata, da «Come osi rifiutare, nipote degenere!», mentre mi schiaffeggia affettuosamente la mano e mi raccomanda di usarli bene, il soldi, ad esempio per farci benzina "che costa tanto, lo so". E io la rassicuro, certo nonna che metto benzina, anche quando so che è l'ultimissimo dei miei pensieri.
Che volgare bugiarda. 
Tempo due giorni e si compie il miracolo: i soldi si trasformano in libri (ed eventualmente in integratori perché devo mantenermi in salute, altrimenti come posso leggere e scrivere tutti i libri che ho nella mia infinita lista?). Sicché anche quest'anno l'investimento è stato fatto: "Trauma" e "Port Mungo" di Patrick McGrath, "Nelle terre di nessuno" di Chris Offutt e per finire "Storia della follia nell'età classica" di Michel Foucault - un tomo di 819 pagine che non ho idea di quando mi metterò a leggere e che ho comprato con metà del cervello in modalità What The Fuck?!?! - lascia stare, Cervello, lo volevo e basta. Se l'istinto dice compra, si compra. È un imperativo indiscutibile.
Intanto però è il 16 di aprile e non ho ancora letto nemmeno un libro intero, complici la mia disorganizzazione cronica** e la mia indecisione del momento*** - come se non fossi sempre indecisa (l'unica certezza con cui attualmente convivo è che posso anche provare ad ascoltare altra musica oltre a quella dei Metallica ma alla fine voglio ascoltare solo i Metallica - facciamocene una ragione, suvvia).
**Il Camp NaNoWriMo mi sta assorbendo moltissimo, ma poiché tale assorbimento nel sublime atto della produzione artistica quotidiana è un elemento costante di ogni competizione (e ne è anche il senso profondo), perché, porco il governo ladro, non posso organizzarmi un po' una volta tanto, dico, anche solo per trenta giorni di fila (risposta: PERCHÉ SONO UNA CAZZARA)
E a parte questo, ***degli ultimi tre libri che ho iniziato nemmeno uno ha acceso in me quel desiderio di spicciarmi a finire quello che sto facendo per rimettermi al più presto a leggere (la pulsione irresistibile a continuare una lettura è seconda solo alla pulsione irresistibile a scrivere altre mille parole anche se sono le due di notte e gli occhi mi ciondolano fuori dalle orbite - e sono entrambe fonti di somma gioia), con la conseguenza che in quindici giorni ho letto un po' di questo e un po' di quello e non ho concluso niente.
Ma allora, la Atwood?
Ho trovato la Atwood noiosa - dopo quaranta pagine di "Tornare a galla" volevo tornare anch'io... in libreria, per restituire il libro. Allettata dalla ricca prosa e dai personaggi superlativi di "Grottesco" di McGrath (eletto mio "Amore Letterario dell'Anno") ero piena di aspettative per "La guardarobiera"... ma ahimè, sono state tutte disattese. Anche in questo caso son durata poco più di una quarantina di pagine, forse per un fastidio da traduzione piuttosto che per la storia in sé - comunque il libro lo finirò, prima o poi. È Patrick, non si molla così dopo quaranta pagine. Nel frattempo si è fatto lunedì: ho messo via anche "Il paradiso del diavolo" di J. G. Ballard dopo 15 pagine, spinta dalla sensazione nota come "Non è il momento giusto per leggerlo" ma ieri notte ho buttato giù al volo una ventina di pagine di Malamud ("Gli inquilini") decidendo subito che ok, questo mi piace quindi credo che lo finirò. Credo.
Così, con tutti questi capricci e tentennamenti, ho mandato a monte il mio piano di leggere costantemente almeno cinque libri al mese, per superare me stessa e vincere una challenge di lettura mai tentata prima (70 titoli). A riprova del fatto che in fondo sono una ribelle: se mi do una regola da seguire, poi faccio il possibile e anche l'impossibile per infrangerla. 

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